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La confisca del veicolo utilizzato per il trasporto illecito dei rifiuti non è sempre obbligatoria

LEONARDO DI CUNZOLO • 7 gennaio 2025

La confisca dei mezzi di trasporto: obbligatorietà e ruolo del terzo estraneo

Nel panorama normativo italiano, la confisca dei mezzi di trasporto utilizzati per il reato di trasporto illecito di rifiuti è disciplinata dall’articolo 259, comma 2, del d.lgs 152/2006. Questa disposizione stabilisce la confisca obbligatoria del veicolo usato per commettere il reato, come conseguenza di una sentenza di condanna o di un patteggiamento ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale. Tuttavia, l’applicazione di questa sanzione nei confronti di terzi proprietari del mezzo è più complessa e ha dato luogo a una significativa evoluzione giurisprudenziale.


La posizione del terzo estraneo al reato

Quando il mezzo di trasporto appartiene a un terzo che non è coinvolto nel reato, la confisca non può essere automatica. La giurisprudenza consolidata ha chiarito che, affinché la confisca possa essere disposta, è necessario dimostrare che il terzo non abbia rispettato gli obblighi di diligenza e che non sia in buona fede. In altre parole, il proprietario del veicolo deve dimostrare di essere totalmente estraneo all’uso illecito del mezzo e di non avere avuto alcuna negligenza nel consentirne l'uso.


Le sentenze della corte di cassazione

Una pronuncia significativa è quella della Corte di Cassazione (sentenza n. 1475 dell'11 gennaio 2013), che ha escluso la confisca obbligatoria per il terzo incolpevole, richiamando l’articolo 240 del codice penale. Questo articolo stabilisce che la confisca non si applica se le cose appartengono a persone estranee al reato e in buona fede.


Ulteriori chiarimenti sono stati forniti dalla sentenza n. 30936 del 6 novembre 2020, che ha ribadito l’importanza per il proprietario del mezzo di verificare con prudenza l’idoneità del soggetto a cui viene ceduto il veicolo. Più recentemente, la sentenza n. 47685 del 16 dicembre 2022 ha confermato che la confisca del mezzo di trasporto appartenente a un terzo estraneo non può essere disposta in assenza di violazioni degli obblighi di diligenza o di indizi di connivenza con il reato.


Implicazioni per le aziende

La normativa e la giurisprudenza pongono implicazioni significative per le aziende proprietarie di veicoli. In particolare, le società devono attuare misure di controllo rigorose per garantire che i loro mezzi non siano utilizzati illecitamente. Questo è particolarmente rilevante nel contesto di contratti di leasing, dove il concedente può essere considerato terzo estraneo in buona fede, ma solo se dimostra di aver adottato adeguate misure di verifica e controllo.


Conclusione

Questo approfondimento mette in luce le sfide e le responsabilità legali legate alla gestione dei mezzi di trasporto nel contesto delle normative ambientali italiane. Se desideri ulteriori informazioni o consulenza su come proteggere la tua azienda da rischi legali, BSN CONSULTING 42 è a disposizione per supportarti.


Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, continuate a seguire il nostro blog e rimanete informati su tutte le novità riguardanti la gestione dei rifiuti urbani e le normative correlate.

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